sabato 22 settembre 2012

Altrove.

E' tutto talmente complicato. Come se qualcuno avesse preso diversi aspetti della normalità, li avesse dipinti con colori innaturali e si fosse preso la briga di mescolarli senza un ordine logico.
Riconosco la forma di ogni dettaglio, ma non riesco più a dargli un nome.
Difficilmente riuscirò a spiegarmi meglio di così, perdonatemi. 

Diverse cattive notizie mi hanno gettato in pasto a(ll'ennesima) abbuffata. 
Strange.
E' partita giovedì sera e terminata ieri a pranzo. 
Pomeriggio: ospedale. 

E ho una gran voglia di incolpare la sfortuna, ma il problema sono sempre e solo io.
Io, io, io, io, io. 
Perché devo essere ovunque vado? Perché non posso essere qualcos altro? 
E' come se ci fosse una forza esterna a difendere quella parte di me stessa che vorrei distruggere. Come se fossi condannata. 

Ossantissimocielodevosmetterladitrovarescuse. 

Vi saluto, torno da Catullo. 

3 commenti:

  1. Mi dispiace che sei stata male, riprenditi, mi raccomando.
    Ti abbraccio :*
    Snotra

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  2. Spero tu stia meglio dato l'arco di tempo passato. Mi dispiace non essere stata assidua nella lettura durante questi giorni. :)
    Comunque, CATULLO, è la terza volta che lo studio in quanto ogni professoressa che arriva sentenzia sul come è stato fatto l'anno precedente. Chissà quando mi lascerà in pace.
    Ti abbraccio.

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Isegoria.