E' tutto talmente complicato. Come se qualcuno avesse preso diversi aspetti della normalità, li avesse dipinti con colori innaturali e si fosse preso la briga di mescolarli senza un ordine logico.
Riconosco la forma di ogni dettaglio, ma non riesco più a dargli un nome.
Difficilmente riuscirò a spiegarmi meglio di così, perdonatemi.
Diverse cattive notizie mi hanno gettato in pasto a(ll'ennesima) abbuffata.
Strange.
E' partita giovedì sera e terminata ieri a pranzo.
Pomeriggio: ospedale.
E ho una gran voglia di incolpare la sfortuna, ma il problema sono sempre e solo io.
Io, io, io, io, io.
Perché devo essere ovunque vado? Perché non posso essere qualcos altro?
E' come se ci fosse una forza esterna a difendere quella parte di me stessa che vorrei distruggere. Come se fossi condannata.
Ossantissimocielodevosmetterladitrovarescuse.
Vi saluto, torno da Catullo.
Mi dispiace che sei stata male, riprenditi, mi raccomando.
RispondiEliminaTi abbraccio :*
Snotra
ti ci vuole un amico.
RispondiEliminaSpero tu stia meglio dato l'arco di tempo passato. Mi dispiace non essere stata assidua nella lettura durante questi giorni. :)
RispondiEliminaComunque, CATULLO, è la terza volta che lo studio in quanto ogni professoressa che arriva sentenzia sul come è stato fatto l'anno precedente. Chissà quando mi lascerà in pace.
Ti abbraccio.