domenica 10 giugno 2012

Scusate l'assenza.

Mi dispiace di non essere stata presente, cercherò di spiegarmi al meglio e in meno righe possibili. 
Vi avevo parlato della faccenda scolastica: bene, mi hanno rimandata in greco, per un cinque punto ottantasei. Questo può essere letto come un accanimento o, in alternativa, come un semplice atto di disumanità. In ogni caso, mi è crollato il cielo addosso: un anno di sacrifici, un anno di massacri, un anno di ossa a pezzi per poi ottenere cosa? Niente. Per ottenere un pugno in faccia.
Ci sono stati tre giorni di abbuffate - due di fila e un altro qualche giorno fa - ma adesso ho intenzione di cambiare.

Non voglio che la mia vita dipenda dal cibo. Non voglio dipendere da niente. 
Né dalle persone - che sono peggio del meteo - né da un apporto di calorie quotidiane - che risulta estremamente deleterio, a lungo andare - né dall'amore - che distrugge più di quanto sappia creare. Voglio assuefarmi solo a me stessa: non ne sono mai stata in grado, ma è ora di dare una svolta alla situazione. 
Durante l'anno ho scoperto di essere molto più forte di quanto pensassi; ho sopportato macigni che, qualche mese prima, mi avrebbero senza dubbio schiacciata. E' stata una rivelazione. 
Voglio vivere. Voglio imbottire le mie giornate di impegni, uscire ogni minuto, stare con la gente, guardarmi allo specchio e non vedere solo grasso. 
Voglio smettere di pesarmi undici volte al giorno. 
Smettere di contare le calorie di un caffè. 


Andrò al mare per una settimana e non potrei controllare il cibo nemmeno se volessi: come avevo intenzione di fare? Rinunciare? Portarmi dietro una bilancia per pesare i grammi di insalata di riso? No. No e poi no. Basta. 


Chiamiamola rivoluzione. Chiamiamola anche irreversibile. 
Chiamiamola come vogliamo. 


Il punto è che ho diciotto anni: sono sempre stata una persona indipendente e mi sembra un paradosso ridurmi così. 
Sinceramente, dopo l'ultima abbuffata non mi sono più pesata. Ieri ho digiunato - per il tremendo mal di stomaco - sono andata al Gay Pride e mi sono sentita viva dopo nove mesi. Cristo santo, non dico di non aver pensato per tutto il giorno: "Non hai il diritto di ridere, sei una vacca lardosa", ma, quantomeno, mi è capitato di dimenticare il mio corpo per almeno qualche minuto. 
Dire "un passo avanti" è dire poco.


Voglio rinascere. 
Penso di essere tremendamente in debito con una parte di me, quella che ho ignorato per la quasi totalità della mia vita. 


Vi ringrazio per tutto, siete state un tassello fondamentale per questo processo di evoluzione. 
Tornerò spesso a leggervi, probabilmente anche a scrivere. 
Vi voglio un bene che non immaginate. 


Non vi sto affatto abbandonando, anzi: vi sono più vicina di prima. 


Un bacio.

10 commenti:

  1. Mi piace da impazzire questo post. Hai detto delle parole giustissime, giustissime. E ti posso assicurare che chi leggerà questo post si sentirà un minimo toccata dalle tue parole e influirà sul loro pensiero. Lo sta facendo pure con me. Sai qual'è il problema di questi blog? Che ci leggiamo a vicenda e sempre parliamo di cibo, di peso, di grasso e di quanto facciamo schifo, trascurando i fattori che determinano la personalità della persona. Se leggo che stai male e che vuoi dimagrire e che stai riuscendo a perdere peso, mi sentirò influenzata dalle tue parole continuando a gettare legna sul fuoco. Solo che poi leggere le altre e scrivere quello che si sente diventa irrinunciabile e così tutte ci lasciamo condizionare dalle altre. La colpa non è di nessuno, attenzione, ma fondamentalmente gli altri ci condizionano. Leggendo DA, le calorie degli alimenti, il peso di tutte cose, non facciamo altro che alimentare ciò che già è assodato: la malattia. E' assurdo perché tutte le ragazze che frequentano il tuo blog/il mio sono ragazze che come noi hanno un disturbo alimentare, ci pensi? In ogni caso, leggere queste parole mi ha fatto sicuramente sentire meglio. E quindi grazie.

    La professoressa a quanto pare è una puttana. Scusa il termine pesante. Ma ho vissuto anche io una situazione del genere, non personalmente, ma l'ha vissuto una persona a me tanto vicina. Mettigliela dove gliela devi mettere e goditi ugualmente le vacanze.
    Ti voglio bene.
    Snotra.

    RispondiElimina
  2. Sei splendida!
    Mi hai fatto emozionare perché spesso penso anch'io queste cose! E se tu riesci a fare questa rivoluzione è una buona cosa perché significa che possiamo farlo tutte, che la possibilità di uscire dai DCA esiste davvero! Io ti auguro tutto il meglio tesoro! Ti auguro di conoscere mille persone nuove, compresa te stessa, ti auguro di rimanere, nonostante tutto, sempre legata a te stessa e a qualcun altro, ma mai dipendente da niente e nessuno! E ti auguro ciò che io oggi credo sia la cosa più importante: ti auguro di amarti, di amare te stessa con i pregi e con i difetti, ti auguro di stare sempre bene con il tuo corpo e di non odiare mai la persona che sei o stai diventando! E per quanto riguarda il greco, ricordo che spesso la domenica mattina, se non sbaglio, scrivevi che lo stavi studiando. Beh, che dirti: la rabbia è tanta, ma sono sicura che anche da questo tipo di sentimento si può imparare qualche lezione molto più importante del greco!
    Un bacio,
    Effe

    RispondiElimina
  3. Che bel post, sono veramente tanto felice per te. Hai perfettamente ragione, la nostra vita non può dipendere dal cibo, non possiamo farci tutti questi complessi per del grasso che vediamo solo noi.
    Noi valiamo di più del nostro peso.
    Vorrei essere forte come te, Ti sono vicina <3

    RispondiElimina
  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  5. ...e noi s(t)iamo qui, ti aspettiamo, ti pensiamo... ^_^

    RispondiElimina
  6. Mi accodo a quanto già è stato detto: questo post accende una scintilla in chi lo legge.
    Mi è capitato di svegliarmi e sentire qualcosa del genere dentro, di sentirmi stanca, di pensare che sia così stupido e assurdo sprecare tanto tempo ed energie per qualcosa che in fondo sappiamo tutte ci fa del male e basta. Fisico e psicologico. Mi è capitato di pensare che dipende solo e soltanto da me, che solo io posso decidere se usare la mia forza di volontà per dimagrire o per smettere di pensarci e cercare di godermi a pieno la vita, che forse già ne ho rovinata e sprecata troppa.
    Anzi, forse queste cose le penso a piccole dosi ogni giorno. Ma il disagio che provo con me stessa è sempre lì, più pesante persino del corpo contro cui combatto.
    Poi capita di leggere post come questi.
    Nel corso della giornata ingerirò la solita irrisoria quantità di calorie. Ad un certo punto farò fatica a studiare a causa della testa troppo leggera. Stasera avrò freddo nonostante il caldo di giugno.
    Però... sarò serena.
    Perché so che, da qualche parte, una ragazza che neanche conosco ha deciso di riprendersi se stessa. Di smetterla di farsi condizionare da una bilancia, di andarsene al mare, di non pensare più al cibo in maniera ossessiva. Non c'entro niente io, ma la percepisco come una piccola vittoria.
    Quando trovo post come il tuo, mi sento bene.
    Perché sono la dimostrazione che è possibile.
    Che potrebbe esserlo per tutte, pure per me.
    Un giorno, forse, chissà.

    In bocca al lupo per tutto,
    goditi l'estate (:

    RispondiElimina
  7. E' uno dei post più belli che tu abbia mai scritto.
    Mi sei mancata in questi giorni e mi mancheranno i tuoi post -qualora decidessi di non scrivere più.
    Sei stata una delle prime persone a commentarmi facendomi emozionare, donandomi la forza di andare avanti...
    Ti scrivo con giorni di fallimenti alle spalle e uno in corso, ma tutto ciò non mi spaventa. Anche grazie a te. Continuerò a provarci finché non avrò raggiunto il mio obiettivo.
    Ti penserò sempre -e, credimi, non è una frase di circostanza.
    Lasciamelo dire, Queer, lasciamelo dire: ti voglio bene!

    Buona vita!

    RispondiElimina
  8. Sono felice che tu sia arrivata a questo punto di svolta. Purtroppo non ti ho seguita lungo tutto il tuo percorso, comunque adesso sono qui e ti sono/sarò vicina.
    Un bacione,
    B.

    RispondiElimina
  9. Ti leggo ogni giorno e ti ho vista cadere sempre più giù.... questo spiraglio di luce oggi mi rende felice, perchè finalmente hai capito che anche tu puoi esserlo. Ti stringo forte, buona fortuna piccola, buona rinascita.

    RispondiElimina
  10. Bravissima.
    La nostra vita non può e non dipende dal cibo!!!!!
    io ci sarò sempre per te..sempre!

    RispondiElimina

Isegoria.