262.3

Le persone deludenti sono come le rose appassite nei romanzi filo-decadentisti: ovunque.
Sono davvero in uno stato pietoso, per me il giovedì è massacrante: la gente suona come uno stereo sovreccitato, troppo impegnato a ripetere la stessa canzone per curarsi dei timpani altrui; la scuola è un mattatoio, vedo pezzi di cervello ovunque e non faccio che domandarmi se dentro il cranio me ne rimanga qualcuno; le giornate mi scavano dentro, come cucchiaini famelici, quasi non trovassero abbastanza territorio fertile nel mondo reale e decidessero di colonizzare me.
Non c'è sufficiente ossigeno da permettermi di fare un respiro profondo, quindi mi limito ad ansimare. Striscio per i corridoi, striscio sul letto, striscio sulle piastrelle del bagno, striscio per via Indipendenza, striscio davanti a a tutti e non c'è una sola mano che si allunghi per rimettermi in piedi.
Non voglio compassione, voglio solo un aiuto. Comprensione, empatia.
No, sono solo scuse: io voglio amore. Ormai è quasi una bestemmia, (è decisamente peggio, di una bestemmia).
Comunque, d.a.

Colazione: cappuccino (80) con due dolcificanti (4.8).

Spuntino: cento grammi di fragole (30).

Pranzo: trenta grammi di pane casereccio (81) con sette grammi di miele (23.8) e cannella; caffè (4.8). 

Spuntino: caffè (4.8).

Cena: caramella alla frutta senza zuccheri aggiunti (33.1).

Tot.  262.3

Magari, più tardi, vi aggiorno col peso (e vi leggo). Ora voglio solo sciogliermi nella schiuma calda di una vasca da bagno.

Baci infiniti, vi penso sempre.