mercoledì 9 gennaio 2013

Trampolino.

Sono appena tornata da ginnastica artistica - o meglio, dalla doccia post-ginnastica artistica - e sono vagamente inquieta, se inquieta si può occasionalmente leggere come "irritata" o "invidiosa" o, semplicemente, "giù". 
Eravamo tutte in fila, dolci e sudate, all'inizio del tappeto di corpo libero. 
C'è una ragazza che invidio, sin dalla prima volta che l'ho vista, sino all'inverosimile: è adorabile, più piccola di qualche anno, carina, sorridente, sempre perfetta ma spontanea, naturale, acqua e sapone. Ah, giusto, è anche magrissima.
Avete presente quelle persone nate impeccabili? Ecco, così è lei. 
Così pensavo che fosse, almeno. 
La coach - chiamiamola così, perché non saprei in che altro modo definirla, considerando che, solitamente, la chiamo per nome - le ha urlato: "Ma Tavolodapingpong, - scusate, non mi andava di affibbiarle un'iniziale e basta - quanti chili hai perso?! Ti stai prosciugando! Stai attenta, eh!".
Boom. 
Non saprei nemmeno descrivere la frustrazione. Anche perché, così bizzarra, non l'avevo mai provata. 
Non era solo invidia, era anche speranza. Un bagliore di luce che dice: "Ehi, ce la sta facendo anche lei. Su, basta essere costanti!". E poi: "Oh, no. C'è dentro. C'è dentro fino al collo. Non voglio che stia male, non voglio vederla fare la mia fine". E poi: "Guardati, fai schifo. Sei l'unico essere incapace di dimagrire. Fallimento totale, non ti smentisci mai". 
Il bello è che saranno giorni che non mangio un cazzo e continuo a rimanere totalmente stabile su quello schifo di cinquantasei. Massantoddio. 
Lei mangia due dita di latte intero la mattina, un Cristo di panino a pranzo e una bistecca la sera. Almeno a quanto dice, ma non credo menta. Non credo perché, per quanto suoni male, non credo sia abbastanza sveglia per farlo. 
Questo non implica "stupidità", eh. Sia chiaro. 
Solo, penso sia molto ingenua. 
E' all'inizio, solo all'inizio. 
Non so se dire "beata lei" o "poverina". 

Davvero, non lo so. 

Perché l'Inizio era sfavillante. Pieno di buone notizie, di motivazione, di coerenza, di forza. 
Era dinamite, l'inizio. 
E questa? Questa cos'è? La fine? Da qui in poi non potrò ottenere più niente, mi arrenderò e sarà tutto come prima? E' un limbo che attende il giorno del giudizio per porre fine alla sua esistenza? 
E' l'attimo in cui i piedi affondano nel trampolino, secondo me. 
Prendi la rincorsa e ti senti pesante, ma sai che, acquistando sempre più velocità, finirai col prendere il volo. Questo è l'Inizio. Si è fisicamente al peggio e moralmente al meglio. 
Stacchi il corpo da terra e pianti i piedi nella rete, pronta a rimbalzare: ci rimani davvero male, rendendoti conto che non è immediato. Prima di librarsi nell'aria, il corpo subisce una tremenda oppressione. Come se una decina di persone ti si sedessero sulle spalle. Questa è la statica fase di ingrasso che segue il fatidico sboccio di ossa, ovvero l'allontanamento dal pavimento vero e proprio. 
Alla fine salti e, sì, ti senti Dio. Sei la più leggera delle piume. 
Ma i momenti di gloria durano poco. 
Ci vuole una frazione di secondo per toccare il materasso e arrotolarsi in una capriola, o distendersi in una verticale. 
Le ossa sono effimere, spariscono subito. Dopo è solo materia. 
Finché non è di nuovo il tuo turno di saltare. 
Quindi, mi correggo, questo momento è la fine dell'esercizio e l'attesa di ricominciarlo. 
L'ultima volta - cioè la prima scarica di grassi dopo un miracoloso dimagrimento - era la pressione sul trampolino: breve, violenta, inaspettata. 
Questa è infinita, noiosa, prevedibile - e prevista e temuta e aspettata con indicibile sospetto - e decisamente più grave. 

Ma finirà, so che finirà. 
Finisce tutto. 

8 commenti:

  1. Come una scintilla, come un'esplosione atomica.
    Stringi i denti e non perderti in un bicchier d'acqua.

    Ti stringo forte

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  2. Questo tuo post mi ha lasciata senza fiato. È esattamente così

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  3. è come se avessi la sensazione che tu non stia aspettando altro che andare al volteggio battere la pedana , arrotolarti in un avvitamento e sperare di rimanere lì in aria a girare per sempre. Solo che , come hai detto cadi. Prima o poi. E se cadi male, c'è penalità. Grossa penalità.

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  4. quanto ti capisco.
    il trampolino non potrebbe descrivere meglio il tutto.

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  5. costanza, hai bisogno di costanza.Continua così e sarai come lei.
    So che si può essere stanchi, so che non si è più all'inizio e che non è più dinamite, sfavillante.
    Ma non è una buona scusa per non farcela,
    sono nelle tue stesse condizioni, da TUTTI i punti di vista, compreso quel peso che pochi mesi fa era un 45 ed ora non scende.
    ti capisco

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  6. Puoi anche tu.
    Sai benissimo che puoi!
    Possiamo se VOGLIAMO, con tutte noi stesse.
    Ti sono vicina, con il peso e con il pensiero.
    Un abbraccio fortissimo, Cassie.

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  7. ciao sono nuova! dai resisti, ce la faremo
    ps: cassie nelle nostre icon asdfghjkl
    passa da me se ti va, ti seguo!
    un bacio <3

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Isegoria.