2. Addio, Duemiladodici. Faccia di merda. "Addio, addio, e un bicchiere levato al cielo d'Irlanda e alle nuvole gonfie". Addio, anno devastante. Addio, tradimenti omosessuali, addio amori immaturi, addio "Ti aspetterò sino a quando non ti sentirai pronto", addio "Io ti amo e non ti penso mai. Penso a quello che ci resta". Addio rancori da "Vorrei vederti soffrire, e che non avessi nessuno di cui poterti fidare". Addio e oddio. Per tutto quello che questi trecentosessantacinque giorni mi hanno inflitto, per il fatto che: "Però, guarda che caso. Sono ancora viva. Distrutta, oscena, elettrica, inguardabile e della stessa sostanza di cui sono fatte le buste ecologiche della Coop. Ma viva". Oddio, perché quest'anno è cominciato e finito nello stesso, identico posto. Il simbolismo certo non manca. E, mentre il Capodanno precedente l'ho passato in disparte, con un Lui - fidanzato con un altro Lui: piercing al labbro, faccia da culo, sopracciglia spesse, flaccidume ovunque, peli nero-pece sparsi sul petto e un sorriso da mannaia conficcata nel collo - in Spagna intento ad odiarmi intensamente, la febbre -
3. Per chiarire la gravità della questione pesocibochiamiamolaabbuffataalcol, devo specificare che il suddetto Capodanno è durato fino a ieri. Già. Cinque/sei giorni di after. Di distruzione totale. Ma sono sul punto di dire che ne è valsa la pena.
4. Il mare. E' stato lui a cominciare e terminare tutto. E, lasciatemelo dire, il mare d'inverno ha qualcosa di sublime. Addirittura quello polveroso e verdognolo della Riviera Romagnola - non pensate a Rimini, Riccione o chissà che altro. Eravamo in un paesino marittimo minore, con un bar tabaccheria e un negozio di alimentari, nient'altro. Uno di noi ha la casa lì e la sfruttiamo ogni volta che ci è possibile. - assume la fisionomia di un paradiso terrestre. E' tutto amplificato, argentato, luminoso. Limpido, oserei dire. Ho raccolto due lembi di conchiglia e sto cercando il materiale adatto per farci due orecchini. Ho conservato il tappo di uno dei mille spumanti che abbiamo stappato. Ho scattato circa quattrocento foto. Ho amato il mondo e amato la vita, mandando a 'fanculo la bulimia, il mio culo gigante e le maglie attillate che non mi stanno più.
5. Ovviamente, adesso bisogna ristabilire un equilibrio. Ho avuto all'incirca tutto ciò che desideravo, credo di dovermi qualcosa. E quando parlo di "ristabilire", intendo semplicemente "creare dal nulla quello che non c'è mai stato".
6. I propositi per l'anno nuovo, il tasto dolente. Devo ancora fissarli con precisione, ma, a breve, ve li scriverò.
Scusate se non passo a leggervi e se ho scritto bestemmie ortografiche/sintattiche/logiche. Non dormo da giorni, perdonatemi.
Il 2013 andrà meglio, se lo vogliamo veramente possiamo cambiare le cose :)
RispondiEliminaBe', con un Capodanno così, chi può mettere in dubbio che il 2013 non sarà un anno esplosivo? Sono contenta che tu ti sia divertita così tanto, adesso non ti resta che riposare un po' e ricominciare :)
RispondiEliminaBaci.
Mi sono sentita trascinare dalle tue parole e assieme a te sento di aver tagliato con l'anno passato e posso solo dire wow! *-*
RispondiElimina*Un abbraccio forte*