lunedì 14 maggio 2012

191.6

Non so, penso davvero che ci sia qualcosa di mistico contro di me. 
E' vero, a scuola avevo una marea di verifiche; è vero, andarci non era esattamente una gioia per me: ma quanto meno non rischiavo di mangiare nel pomeriggio, Cristoddio. 
A parte il fatto che ieri mi sono ammazzata di studio per nulla, sto abbastanza bene. Dovevo pranzare con un amico, dovevo passare a fare la spesa, dovevodovevodovevodovevo. Ma, ovviamente, c'è sciopero degli autobus, (ed io abito in periferia inoltrata, la solita fortuna). 
«Ammazzo il tempo così,
ma scapperò via di qui,
da questa casa-galera
che mi fa prigioniera».

Per scaramanzia, il diario alimentare lo posterò in seguito, sempre qui. Nel frattempo, vi racconto l'unico avvenimento degno di nota della giornata: ero alla fermata dell'autobus, beatamente ignara del fatto che non ne sarebbe passato uno per almeno quattro ore. Dietro di me c'erano, in ordine: un negozio d'alimentari, un forno, un bar, il fruttivendolo. Ah, care cibarie, sempre in mezzo alle scatole. Dopo circa venti minuti, un'anima pia si ferma e comunica lo sciopero: perfetto, chiamo un amico e gli chiedo se può darmi uno strappo a casa. « Certo, arrivo fra quaranta minuti, però ». Oh, che splendore, quaranta minuti immersa nelle tentazioni e con dieci euro in tasca. Vado a comprare le sigarette: meno quattro euro e trenta centesimi. Ora? Beh, dovevo fare la spesa, il mio piano per il pranzo era saltato: perché non entrare a comprare dei biscotti? Ne mangio un paio arrivata a casa e fine, che problema c'è? Entro nel negozio d'alimentari e controllo le tabelle nutrizionali: 27 kcal a biscotto. Non male. D'accordo, li prendo. All'uscita, mi accascio contro un muretto, sedendomi per terra. Non sapendo cosa fare e non avendo troppa voglia di leggere, ammiro il mio acquisto: 44 kcal a biscotto. Cosa? Come hai detto? Non so se avessi letto male, oppure se, nella fretta di andarmene, abbia afferrato la scatola sbagliata, sta di fatto che mi sono ritrovata sola con il cosiddetto "frutto proibito". 
Pensiero spontaneo: li butto. Pensiero razionale: li porto a casa e lascio che vengano mangiati da qualcun altro. Pensiero finale: li lascio alla spesa sociale, (ergo, quell'associazione di volontari che si piazza davanti alla coop chiede una parte della tua spesa da devolvere in beneficenza). 
Quantomeno qualcuno sorriderà, mangiandoli. 

Ci sentiamo più tardi, care. 


D.a.
Colazione: un caffè (4.8) e un Cereal Yo Vitasnella (118).
Spuntino:cinquanta grammi di fragole (15).
Pranzo: cappuccino con latte scremato e un dolcificante (38.8).
Spuntino: cinquanta grammi di fragole (15).
Cena:/

5 commenti:

  1. Piccola. ti ammiro tanto.
    Non è facile avere davanti a se un pacco di biscotti,che saranno stato squisiti,il si detto frutto proibito,e avere la forza di non aprirlo,non mangiarlo e anzi donarlo a qualcun'altro. brava piccola.
    Complimenti anche per il peso,che leggendo il post vecchio,ho visto che è sceso.
    Ti stringo
    A.

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  2. sei stata brava..sei riuscita a dire di no al pacco di biscotti! sei stata bravissima.
    ti sono vicina sempre!

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  3. Non avevo visto questo post, comunque, io non so se ce l'avrei fatta a dire di no. Dipende dai momenti. In questi giorni mi ritrovo piena di fame, piena. E' allucinante, forse è per via del ciclo, dovrebbe arrivare tra circa una settimana e si sa, prima del ciclo, la fame arriva imponente. Maledizione.
    Ti abbraccio :**
    Snotra.

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  4. Wow sei stata bravissima a non mangiare quei biscotti! Io non avrei resistito sicuramente x) Come vorrei avere la tua stessa forza di volontà.. Un bacio :*

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  5. Eh, per la ricetta dovrete aspettare un po', perché questa settimana ho vagamente paura di farli: essendo a casa da sola tutto il giorno, potrei divorarne venti. Penso che li farò la settimana prossima :D

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Isegoria.